La Musica, le emozioni, la socializzazione

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Musica e Sviluppo del bambino. Parte 2: La musica, le emozioni, la socializzazione «La musica non privilegio di pochi ma patrimonio di tutti» Z. Kodaly (1882-1967) La musica è per ognuno di noi fondamentalmente un’esperienza emozionale. La musica è il linguaggio delle emozioni. Essa esprime emozioni comprensibili da tutti, al di là dell’appartenenza culturale. Il linguaggio musicale è un universale e ci permette di comunicare un contenuto emotivo. La musica, che ci rilassa e ci da gioia, ha effetti positivi sull’organismo: la ricerca ha dimostrato che l’ascolto della musica influisce sulle manifestazioni fisiologiche del sistema nervoso autonomo attraverso una variazione del battito cardiaco, frequenza respiratoria, sudorazione, secrezione gastrica, tensione muscolare, inoltre la musica riduce la secrezione di cortisolo in risposta allo stress. L’esperienza comune che la musica ci rilassa ha quindi un correlato neuro fisiologico scientificamente dimostrato! Suonare e cantare è “terapeutico”, perché permette di esprimere le proprie emozioni. La musicoterapia è infatti “una disciplina paramedica che utilizza il suono, la musica e il movimento per provocare effetti regressivi e aprire canali di comunicazione, con l’obiettivo di attivare, per il loro tramite, il processo di socializzazione e di inserimento sociale" (R. Benenzon, Manuale di Musicoterapia, Borla, Roma 1992). Gli antropologi hanno ipotizzato che la musica si sia sviluppata in quanto strumento che favorisce i legami sociali, la coesione del gruppo e le attività cooperative. Cantare in un coro ad esempio, è per i bambini un’esperienza che produce benefici a più livelli: a livello psicologico il cantare insieme migliora la capacità di comunicazione tra le persone, ma anche con se stessi. Ha un effetto catartico, inteso proprio come liberazione delle energie emotive; contribuisce ad aumentare la comprensione e la consapevolezza del mondo intorno a noi ed ha ricadute sul piano sociale nei termini di sviluppo del senso di appartenenza a un gruppo ed a una comunità. Questi risultati sono emersi dal programma di ricerca che ha coinvolto numerose scuole della Gran Bretagna nel programma “Sing Up”, che promuove lo studio della musica e del canto nei bambini (http://www.singup.org/). La musica ha un valore sociale, è elemento di unione e condivisione tra le persone: questo lo si vede nei concerti pop dove migliaia di giovani cantano tutti insieme la stessa canzone. È esperienza comune come la musica ci faccia sentire uniti e ci permetta di condividere quello che sentiamo, basta pensare al cantare insieme nelle funzioni religiose, nelle le festività, ai matrimoni, ma anche semplicemente cantare tra amici! La musica permette di esprimere i valori di fratellanza, unità e condivisione. Ne è un esempio il bellissimo progetto venezuelano chiamato “Sistema Nacional de Orquestas Juveniles e Infantiles de Venezuela” fondato nel 1976 dal maestro José A. Abreu. Grazie a questo progetto i bambini e i ragazzi dei barrios più poveri, che quotidianamente sono esposti a violenza e degrado sociale e umano, possono accedere ad un’ educazione musicale gratuita. In questo modo i ragazzi possono fare esperienza di una bellezza che vince l’orrore della violenza. Le storie di alcuni di questi ragazzi sono raccontate nel documentario “A Slum Symphony” del regista italiano Cristiano Barbarossa, che ha seguito il progetto del “Sistema” per cinque anni dal 2004 al 2009. Il documentario è una testimonianza di come, attraverso la musica, storie di sofferenza e dolore sono trasformate in storie di speranza. Il documentario è visibile al link http://www.rai.it/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-b98cab76-a1eb-4f6c-a952-12fdbdb16f2f.html Un altro esempio, molto più vicino a noi, di come la musica può essere una strada per il cambiamento è il progetto Orchestra Sanitansamble, composta da giovani provenienti dal rione sanità di Napoli. L’orchestra rappresenta un modello didattico che promuove la pratica collettiva della musica come mezzo di sviluppo della comunità in un contesto sociale difficile. Come si legge sul sito “Ispirata a “El Sistema”(…), l’Orchestra giovanile Sanitansamble, fondata nel 2008, conta oggi trentanove giovani musicisti fra i 16 ed i 18 anni, che in precedenza non avevano alcuna conoscenza musicale, seguiti da quattordici maestri ed un direttore d’orchestra”. Per maggiori info www.altranapoli.it


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